Name: L’amore secondo Stefano Montanari e Toni Servillo: Boieldieu, Bizet e Berlioz per Orchestra e Coro del Regio
Start: 2022-01-08T00:00:00.000Z
End: 2022-01-08T00:00:00.000Z
Location: OGR Torino

Artist

Admin

Conductor

Stefano Montanari

Chorus master

Andrea Secchi

Singer

Omar Mancini

Ténor

Adolfo Corrado

Le Capitaine

Actor

Tenor

Toni Servillo

Lèlio

Teatro Regio di Torino

Others

Coro del Teatro Regio di Torino

Orchestra

Orchestra del Teatro Regio di Torino

francès

L’amore secondo Stefano Montanari e Toni Servillo: Boieldieu, Bizet e Berlioz per Orchestra e Coro del Regio

Turin

Italy

OGR Torino

Public

Lélio or The Return to Life

The White Lady

Symphony No. 1 in C Major

Approved

The new year opens on Saturday 8 January at the OGR Turin where Stefano Montanari will lead the Orchestra and Chorus of the Regio in a program that includes the overture from La Dame Blanche by François-Adrien Boieldieu, the Symphony in C major by Georges Bizet and, the highlight of the evening , Lélio, ou Le retour à la vie by Hector Berlioz, with Toni Servillo who, exceptional narrator, will give voice to the sentimental anxieties of the composer who returns to life, after having thought about suicide for love, thanks to music and literature. Andrea Secchi instructs, as usual, the choir of the Regio. 

The concert will be available on the IT'S ART platform from Friday 28 January 2022 . 

On the podium of the Orchestra and Choir of the Regio is Stefano Montanari .
Protagonist at the 39th Turin Film Festival as conductor in the film Gianni Schicchi by Damiano Michieletto. Montanari has a diploma in violin and piano, alongside the activity of conductor that of soloist - former concertmaster violinist of the Byzantine Academy of Ravenna - violin and fortepiano. He is musical director of the Baroque ensemble I Bollenti Spiriti of Lyon and is a regular guest of the most important theaters and the most prestigious Italian and European musical institutions. He teaches at the Claudio Abbado Civic School of Music and has published the "Baroque Violin Method". He collaborates on a regular basis with the jazz musician Gianluigi Trovesi. 

Toni Servillo is the narrator in Hector Berlioz's Lélio, ou Le retour à la vie . Actor and director, Servillo divides his time between theater and cinema: he is now in theaters with It was the hand of God by Paolo Sorrentino and he has just finished shooting Nostalgia by Mario Martone. He signed seven opera directions, having behind him authors such as Beaumarchais, Da Ponte, Hofmannsthal, the last one, in 2005, Fidelioat the Teatro di San Carlo in Naples. He recently stated: «I discovered that classical music is text organized into sounds. It was like the discovery of literature, that inside Mozart, Beethoven and Brahms dwells the same infinite landscape of thoughts, miseries, ambitions, questions that exist in Tolstoy, Dostoevsky, Proust, Mann… I am thinking of the four Ballads of Brahms or the marine Interludes of Britten's Peter Grimes , where we are not faced with the description of the sea, replaced instead by a sea organized according to the language of sound». 

La Dame Blanche represented a decisive turning point within the production of François-Adrien Boieldieu and paved the way for the great nineteenth-century season of opéra-comique. An epochal success for the Opéra Comique, with over a thousand performances after the world premiere on 10 December 1825, and had an influence on numerous works and composers in the decades to come. Contemporaries were fascinated by it and an extraordinary success accompanied the work throughout the nineteenth century. Recipe? A subject borrowed from Walter Scott and the Scottish setting. The plot, naively "romantic", offered the pretext for light and brilliant music, here and there slightly tinged with melancholy.

The evening program continues with the Symphony in C major by Georges Bizet. Composed in 1855 when he was only seventeen, it confirms his very precocious talent. He reveals a clear-cut personality, perceptible in the limpid treatment of the themes, and singular talents as a melodist. The "première" took place only in 1935, in Basel, when the author had been dead for sixty years. Found among his papers, the manuscript had been donated by his widow to the composer Reynaldo Hahn, who remained indifferent; he then landed at the Paris Conservatoire, where he was "discovered" in 1933.

Toni Servillo said a few years ago on the occasion of the presentation of Lélio, ou Le retour à la vieby Hector Berlioz at the Teatro di San Carlo: «Eccentric text, which constitutes a real musical dramaturgy. The Italian translation was created for the occasion by the writer Giuseppe Montesano who made his territory of passionate research of 19th century French literature. The text refers to a journey with constant changes of mood between euphoria and sadness. The ending is a hymn to music as the only salvation». At the origin of the composition, there is a story of a love nature. Rejected by the Irish actress Harriet Smithson, Berlioz had an affair with the young pianist Camille Moke, who however chose to marry the wealthy piano builder Camille Pleyel. The musician thought of killing both of them and committing suicide, but luckily he changed his plans. Here was born Lélio, Berlioz himself:

Regio Metropolitano is realized with the fundamental support of Intesa Sanpaolo , Founding Member of the Teatro Regio and with the patronage of the City of Turin .

English

Il nuovo anno si apre sabato 8 gennaio alle OGR Torino dove Stefano Montanari sarà alla guida dell’Orchestra e del Coro del Regio in un programma che prevede l’ouverture da La Dame Blanche di François-Adrien Boieldieu, la Sinfonia in do maggiore di Georges Bizet e, clou della serata, Lélio, ou Le retour à la vie di Hector Berlioz, con Toni Servillo che, narratore d’eccezione, darà voce alle inquietudini sentimentali del compositore che ritorna alla vita, dopo aver pensato al suicidio per amore, grazie alla musica e alla letteratura. Andrea Secchi istruisce, come di consueto, il Coro del Regio. 

Il concerto sarà disponibile sulla piattaforma IT’S ART a partire da venerdì 28 gennaio 2022. 

Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Regio è Stefano Montanari.
Protagonista al 39° Torino Film Festival come direttore d’orchestra nel film Gianni Schicchi di Damiano Michieletto. Montanari è diplomato in violino e pianoforte, affianca all’attività di direttore quella di solista – già primo violino concertatore dell’Accademia Bizantina di Ravenna – al violino e al fortepiano. È Direttore musicale dell’ensemble barocco I Bollenti Spiriti di Lione ed è ospite regolare dei più importanti teatri e delle più prestigiose istituzioni musicali italiane ed europee. Insegna alla Civica Scuola di Musica Claudio Abbado e ha pubblicato il “Metodo di violino barocco”. Collabora stabilmente con il jazzista Gianluigi Trovesi. 

Toni Servillo è la voce recitante in Lélio, ou Le retour à la vie di Hector Berlioz. Attore e regista, Servillo si divide tra teatro e cinema: ora è nelle sale con È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino e ha appena terminato di girare Nostalgia di Mario Martone. Ha firmato sette regie liriche, avendo alle spalle autori come Beaumarchais, Da Ponte, Hofmannsthal, l’ultima, nel 2005, Fidelio al Teatro di San Carlo di Napoli. Ha recentemente dichiarato: «Scoprii che la musica classica è testo organizzato in suoni. Fu come la scoperta della letteratura, che cioè dentro Mozart, Beethoven e Brahms abita lo stesso infinito paesaggio di pensiero, miserie, ambizioni, interrogativi che ci sono in Tolstoj, Dostoevskij, Proust, Mann… Penso alle quattro Ballate di Brahms o agli Interludi marini del Peter Grimes di Britten, dove non siamo di fronte alla descrizione del mare, sostituito invece da un mare organizzato secondo il linguaggio del suono». 

La Dame Blanche rappresentò una svolta decisiva all’interno della produzione di François-Adrien Boieldieu e aprì la strada alla grande stagione ottocentesca dell’opéra-comique. Un successo epocale per l’Opéra Comique, con oltre mille repliche dopo la prima assoluta del 10 dicembre 1825, ed ebbe un’influenza su numerosi lavori e compositori nei decenni a venire. I contemporanei ne furono affascinati e uno straordinario successo accompagnò l’opera per tutto l’Ottocento. La ricetta? Un soggetto preso a prestito da Walter Scott e l’ambientazione scozzese. La trama, ingenuamente “romantica”, offrì il pretesto per una musica lieve e brillante, qua e là appena venata di malinconia.

Il programma della serata prosegue con la Sinfonia in do maggiore di Georges Bizet.  Composta nel 1855 a soli diciassette anni, ne conferma il talento precocissimo. Rivela una netta personalità, avvertibile nel limpido trattamento dei temi, e singolari doti di melodista. La “prima” ebbe luogo solo nel 1935, a Basilea, quando l’autore era morto da sessant’anni. Rinvenuto tra le sue carte, il manoscritto era stato donato dalla vedova al compositore Reynaldo Hahn, che restò indifferente; approdò poi al Conservatoire di Parigi, dove fu “scoperto” nel 1933.

Ha raccontato Toni Servillo qualche anno fa in occasione della presentazione di Lélio, ou Le retour à la vie di Hector Berlioz al Teatro di San Carlo: «Testo eccentrico, che costituisce una vera e propria drammaturgia musicale. La traduzione in italiano è stata realizzata per l’occasione dallo scrittore Giuseppe Montesano che, della letteratura francese dell’Ottocento ha fatto il suo territorio di ricerca appassionata. Il testo rimanda a un viaggio con continui cambi di stati d’animo tra l’euforia e la tristezza. Il finale è un inno alla musica quale unica salvezza». All’origine della composizione, vi è una vicenda di natura amorosa. Respinto dall’attrice irlandese Harriet Smithson, Berlioz ebbe una relazione con la giovane pianista Camille Moke, che scelse però di sposare il facoltoso costruttore di pianoforti Camille Pleyel. Il musicista pensò di uccidere entrambi e di suicidarsi, ma fortunatamente mutò i suoi piani. Ecco nascere Lélio, Berlioz stesso: «Un attore – osserva Della Seta – che, sopravvissuto all’oppio, ripercorre la propria vicenda interiore ritrovando, nel fervore della creazione artistica, sotto il duplice segno di Beethoven e Shakespeare, un senso positivo alla propria esistenza».

italiano

L’amore secondo Stefano Montanari e Toni Servillo: Boieldieu, Bizet e Berlioz per Orchestra e Coro del Regio by Berlioz, Boieldieu, Bizet, De (2022/2022), Director musical Stefano Montanari, OGR Torino, Turin, Italy

Crèdits de representació (Repartiment i equipatge )

Repartiment

Tripulació

Conjunt

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