Organization

Conductor

Marco Attura

Stage director

Matteo Mazzoni

Set designer

Josephin Capozzi

Costume designer

Lighting designer

Marco Scattolini

Singer

Sofia Janelidze

Agata la vedova del professore

Federica Vinci

Pia la sorella del professore

Yulia Tkachenko

Silvia la figlia del professore

Andrea Silvestrelli

Angelo un compagno del professore

Alessandro Fiocchetti

Edoardo

Orchestra

Time Machine Ensemble

Pergolesi Theatre

Delitto all'isola delle capre

Iesi

Italy

Public

Private

Approved

*Winner of the 2nd edition of the competition dedicated to Josef Svoboda "Design of staging of musical theater scenes and costumes" reserved for members and/or recent graduates of the two-year specialization in scenography of the academies of fine arts of Macerata, Bologna and Venice).
New commission, world premiere in co-production with Teatro dell'Opera Giocosa in Savona
Jesi, 27 November 2022
The opera season of the Pergolesi Theater in Jesi boasts a world premiere. Let's talk about "Delitto all'Isole delle Capre" a new compositional work by Marco Taralli , on a libretto by Emilio Jona, taken from the play by Ugo Betti. Three women are in the centerof the story: a mother of a somewhat faded beauty, with a hard character, full of bitterness, her young daughter who experiences all the turmoil of youth and her forty-year-old sister-in-law, a pleasant and somewhat superficial woman. Into this female "triangle"  breaks in a man, with the emblematic name, Angelo, young, self-confident, cunning and overbearing, chauvinist and Dionysian. He says he comes from afar, he says he was the friend of the man who abandoned those women and who, before dying, in the throes of regret, made him the bearer of a message to be delivered to those women. The coming of him swends the lives of the three women up to a tragic epilogue.  Taralli's score is fascinating and encompasses various musical worlds. We have clear echoes of late 19th century melodrama, with rexhale more symphonic and to the world of soundtracks. This aspect emerges from the use of musical themes that effectively connect and identify the characters. Of great importance is the attention to vocal writing, always sensitive and expressively varied, certainly demanding but of great impact. The instrumental part is entrusted to the Time Machine Ensemble (made up of three strings, four wind instruments, percussion and piano) directed with a sure hand by Marco Attura who manages to sustain the tension of the work very well. Especially in the winds one can admire elegant phrasing and the strings which, with the percussions and the piano, become sound carpets. Directed by Matteo Mazzoni  it is functional and balanced and makes the most of the singers' acting skills. Josephin Capozzi 's scenes set the story outside an old abandoned trailer with a broken window which is the home of the protagonists. Around a few elements, which highlight the sense of isolation of the characters: the well with a ladder that is lowered directly into the orchestra pit. Marco Scattolini 's warm lights create a delicate atmosphere and the costumes always designed by Capozzi reflect well the characters' characters. Andrea Silvestrelli shone in the part of Angelo .His authentic bass voice was fully brought out by the score. Added to this is a full actor's adherence to the tormented character that he plays in a very engaging way.  Sofia Janelidze (Agata) highlighted a beautiful mezzo-soprano voice, solid throughout the texture. She is very effective in highlighting the ambiguity of the character between humiliations suffered, uncontrollable love and desire for revenge. Equally valid was the soprano Federica Vinci (Pia) who highlighted a beautiful united vocal, confident and convincing interpretation . The soprano Yuliya Tkachenko is also valuable in the painful part of Silvia. The tenor Alessandro Fiocchetti completed the castas Edward . Great public success at the end of the performance, demonstrating that even a completely new work can touch the heartstrings and fascinate at first hearing. Taralli's work is back on stage   Wednesday 30 November 2022 at 21.15 at the Benedetto XIII Auditorium in Camerino, the birthplace of Ugo Betti, on the 130th anniversary of the birth of the writer from the Marches  The next and last title on the bill in Jesi will be "Tosca ” by Giacomo Puccini, scheduled for 16 and 18 December. Photo Binci

English

*Vincitrice della II edizione del Concorso dedicato a Josef Svoboda “Progettazione di Allestimento scene e costumi di Teatro Musicale” riservato a iscritti e/o neodiplomati al Biennio di Specializzazione in Scenografia delle Accademie di Belle Arti di Macerata, Bologna e Venezia).
Nuova commissione, prima esecuzione assolut i n coproduzione con Teatro dell’Opera Giocosa di Savona
Jesi, 27 novembre 2022
La stagione lirica del Teatro Pergolesi di Jesi si fregia di una prima  assoluta. Parliamo di “Delitto all’isole delle capre” nuovo lavoro compositivo di Marco Taralli, su libretto di Emilio Jona, tratto dal dramma di Ugo Betti. Tre donne sono al centro della vicenda: una madre di una bellezza un po’ sfiorita, dal carattere duro, carico di amarezza, la sua giovane figlia che vive tutti i turbamenti della giovinezza e la cognata quarantenne, una donna piacente e un po’ superficiale. In questo “triangolo” femminile  irrompe un uomo, dal nome emblematico, Angelo, giovane, sicuro di sé, furbo e prepotente, maschilista e dionisiaco. Dice di venire da lontano, dice di essere stato l’amico dell’uomo che ha abbandonato quelle donne e che, prima di morire, in preda ai rimpianti lo ha fatto latore di un messaggio da consegnare a quelle donne. La sua venuta swconvolge la vita delle tre donne fino a un tragico epilogo. La partitura di Taralli è affascinante e racchiude vari mondi musicali. Abbiamo chiari echi al melodramma tardo ‘800, con respiri più sinfonici e al mondo delle colonne sonore. Questo aspetto emerge dall’uso di temi musicali che si legano e identificano efficacemente  i personaggi. Di grande importanza l’attenzione alla scrittura vocale, sempre sensibile ed espressivamente varia, sicuramente impegnative ma  di grande impatto. La parte strumentale è affidata al Time Machine Ensemble (formato da tre archi, quattro fiati, percussioni e pianoforte) diretto con mano sicura da Marco Attura che riesce a sostenere egregiamente la tensione dell’opera. Specialmente nei fiati si possono ammirare fraseggi eleganti e gli archi che con le percussioni e il pianoforte diventano tappeti sonori. La regia di Matteo Mazzoni è funzionale ed equilibrata e valorizza al massimo le le doti attoriali dei cantanti. Le scene di Josephin Capozzi ambienta la vicenda all’esterno di una vecchia roulotte abbandonata con una finestra rotta che è la casa dei protagonisti. Intorno pochi elementi, che evidenziano il senso di isolamento dei personaggi: il pozzo con una scala che viene calata direttamente nella buca dell’orchestra. Le luci calde di Marco Scattolini creano una delicata atmosfera e i costumi sempre curati dalla Capozzi rispecchiano bene i caratteri dei personaggi.Nella parte di Angelo ha brillato Andrea Silvestrelli. La sua voce di autentico basso è stata pienamente valorizzata dalla partitura. A ciò si aggiunge una piena aderenza attoriale al tormentato personaggio che interpreta in modo quanto mai coinvolgente. Sofia Janelidze (Agata) ha messo in luce una bella voce mezzosopranile, solida in tutta la tessistura. Molto efficace nel mettere in risalto l’ambiguità del personaggio tra umiliazioni subite, amore incontrollabile e desiderio di vendetta. Altrettanto valido Il soprano Federica Vinci (Pia) che messo in risalto una bella vocalità unita sicura e convincente interpretazione. Pregevole anche il soprano Yuliya Tkachenko nella sofferta parte di Silvia. Completava il cast il tenore Alessandro Fiocchetti nel ruolo di Edoardo. Grande successo di pubblico a fine recita, a dimostrazione che anche un’opera del tutto inedita può toccare le corde dell’anima e affascinare al primo ascolto. L’opera di Taralli torna in scena  Mercoledì 30 novembre 2022 alle ore 21.15 all’Auditorium Benedetto XIII di Camerino, città natale di Ugo Betti, nel 130° anniversario della nascita dello scrittore marchigiano Il prossimo e ultimo titolo in cartellone a Jesi sarà “Tosca” di Giacomo Puccini, prevista per il 16 e il 18 dicembre. Foto Binci

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